Progetti

IMPEGNO DI SUSSIDIARIETÀ
L’Associazione Famiglie Adottive pro ICYC Onlus non persegue fini di lucro. Nell’ambito di un più ampio progetto di solidarietà umana, promuove attività internazionali di cooperazione e di sostegno all’infanzia abbandonata o in situazioni di particolare bisogno.
Impegno di sussidiarietà con il SAD (o Adozione a Distanza)In collaborazione con enti e istituzioni italiane e cilene, l’associazione promuove progetti di sussidiarietà rivolti sia sia agli istituti in difficoltà, sia ad altre realtà del Cile e a paesi dell’Africa che vivono condizioni di povertà ed emarginazione.
L’obiettivo primario è quello di risolvere il problema dove i bambini e le bambine vivono ed hanno le loro radici. Per questo si privilegiano progetti che facilitino la permanenza dei bambini nella famiglia di origine, progetti di sostegno a distanza e di formazione professionale: formazione rivolta non solo agli operatori che lavorano negli istituti ma anche ai ragazzi, convinti che solo attraverso l’istruzione sia raggiungibile la vera autonomia.

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PROGETTI IN CORSO
Progetto Sostegno a Distanza (SAD) o Adozione a Distanza
Descrizione del progetto

Progetto disabilità – Minori a rischio sociale
Area d’intervento: Istituti per minori in Cile
Promotore: Associazione Famiglie Adottive pro ICYC
Partners: Se.Na.Me
Risorse preventivate: € 5.000
Durata: annuale
Descrizione del progetto

 

PROGETTI REALIZZATI

Progetto S.A.D Sostegno A Distanza (2008 – 2017)
Il Progetto SAD è stato per tanti anni il Progetto Principe tra le numerose attività dell’Ente. Per l’intera durata i fondi raccolti con l’aiuto questo Progetto sono stati impiegati ad esclusivo favore dello sviluppo, del mantenimento e delle migliori condizioni di vita dei bimbi che negli anni si sono succeduti ospiti di Villa Padre Alceste in Quinta de Tilcoco.Dal 01-01-2019 trova la sua continuità nel Nuovo Progetto S.A.D. “ADOTTA UN HOGAR”

Progetto Etiopia – Educazione e Sicurezza alimentare in Tigray (2018)
Progetto di Educazione e Sicurezza Alimentare a favore dei bambini in Tigray (Etiopia) in collaborazione con Save the Children.

Progetto Latte in polvere (2014-2015)
Il progetto ha contribuito per gli anni 2014 e 2015 all’acquisto di latte in polvere e pannolini per gli ospiti più piccoli ospiti dell’Hogar Esperanza a Santiago del Cile.

Progetto Borse di studio (2015)
I fondi raccolti per questo Progetto sono stati impiegati a favore di Camila (ex-alunna del Colegio Primavera a Quinta de Tilcoco) per permetterle di proseguire gli studi del corso di Amministrazione Aziendale una volta terminato il suo soggiorno all’Hogar Villa Padre Alceste.

Progetto Sistema Di Riscaldamento – Quinta de Tilcoco (2013)
Nell’istituto ICYC di Quinta de Tilcoco  le “cabane”, casette dove vivono i bambini dai 7 ai 14 anni, sono prive di riscaldamento o riscaldate da stufette che non offrono garanzie di sicurezza. In collaborazione con la Fondazione Patrizia Nidoli, sono stati raccolti fondi per l’acquisto di una caldaia centrale esterna: è stato così possibile portare il riscaldamento a tutte le residenze e mettere in sicurezza le altre due caldaie già esistenti.

Progetto Borse di Studio  (2013)
Finanziamento di due borse di studio per consentire a due ragazzi della casa di Gorbea a Santiago, dove vivono mediamente 18/20 ragazzi dai 14 ai 18 anni, di seguire corsi di formazione tecnico-professionale: corsi che possano facilitare il loro inserimento nel mondo del lavoro. Oltre ai corsi, le borse di studio coprono i costi degli spostamenti, l’alimentazione, l’acquisto del materiale richiesto dal centro di formazione tecnico-professionale

Progetto Formazione Mamitas  (2013)
Il corso si è svolto in tre moduli ciascuno di 144 ore a cui verranno aggiunte delle esercitazioni pratiche. Gli argomenti trattati sono stati 1) corsi di animazione  e partecipazione infantile in cui verranno affrontate tematiche inerenti a dinamiche di gruppo, programmazione del tempo libero e importanza del gioco; 2) primo soccorso con rudimenti di pronto intervento in caso di ferite e incidenti domestici; 3) accudimento del bambino istituzionalizzato ponendo l’accento sui bisogni dei bambini deprivati e dell’importanza dell’atteggiamento costruttivo da parte delle operatrici in contatto con loro.

Progetto Angeli Custodi  (2013)
Il progetto ha concorso alle spese per le necessità di base, comprese le spese mediche del centro Angeli Custodi in collaborazione con la Fondazione La Protectora de la Infancia:  lo stato di salute dei bambini ospitati è piuttosto cagionevole a causa di gravidanze non controllate e sotto l’effetto di un permanente consumo di sostanze abusive. Il progetto ha favorito  la loro crescita socio-emozionale e cognitiva con l’aiuto e l’intervento di professionisti di alta specializzazione

Progetto Latte in polvere (2012)
Ilprogetto ha contribuito per l’anno 2012 all’acquisto di latte in polvere per i più piccoli dell’Hogar Esperanza, da cui provengono tre dei nostri bambini adottati.

Progetto casa famiglia – Papa Giovanni XXIII (2012)
L’Associazione Papa Giovanni XXIII si occupa in Cile e in altri Paesi del mondo di accogliere nei loro centri, in case famiglia, bambini e ragazzi non adottabili per migliorare la loro vita e non farli sentire abbandonati. Beneficiari sono stati 10 ragazzi ospiti in due case famiglia, in Valdivia, zona sud del Cile.

Terremoto in Cile (2010)
A seguito del terremoto che ha colpito il Cile nel febbraio 2010 è stata promossa una raccolta di fondi che sono stati devoluti, come indicato dal Servizio Nazionale Minori del Cile, ad uno degli istituti della Fondazione La Protectora de la Infancia che si trova vicino a Conception, centro del sisma, che aveva riportato gravi danni.

Progetto borse di studio – Corsi di formazione professionale (2010)
Nella residenza familiare femminile dell’Istituto ICYC, denominata Mater Dei, sono presenti mediamente 20 ragazze dai 12 ai 18 anni di cui il 70 % non ha una famiglia che le possa aiutare per la preparazione ad una vita indipendente dopo il lungo periodo passato in istituto. È pertanto importante avviarle al lavoro prima che escano dall’istituto attraverso un periodo di semiautonomia. Sono state così finanziate due borse di studio che hanno consentito a due ragazze di frequentare un corso di preparazione professionale, rispettivamente per parrucchiera e per segretaria, grazie ai quali hanno avuto l’opportunità di trovare un’occupazione.

Progetto Nigeria  (2009)
L’Associazione ha partecipato al progetto Nigeria 2009 promosso dalla ONG EsseGielle, per la costruzione di un frantoio per la spremitura dell’olio di palma  e la formazione tecnica di operatori agricoli nella periferia di Owerri dove ha sede la Comunità dell’Ordine della Madre di Dio.

Ampliamento  delle “cabane” (2008 – 2009)
Attraverso questo progetto, realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona, sono state ampliate nell’Istituto ICYC le residenze dove vivono i bambini dai 7 ai 14 anni con lo scopo di creare unità abitative autonome e funzionali da vivere come case famiglia.

Progetto Formativo Integrato (2007 – 2008)
In collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e la ONG EsseGielle cooperazione internazionale, è stato realizzato il progetto “Formazione Professionale delle Mamitas” dell’hogar di Quinta de Tilcoco e di altri 8 centri di accoglienza di minori della VI Regione del Cile. Scopo del progetto è stato quello di valorizzare e qualificare il lavoro che svolge il personale  non esperto (tias o mamitas) preposto alla cura e allo sviluppo dei bambini e adolescenti ospitati negli istituti. Il progetto ha avuto il patrocinio di organismi cileni quali la Universidad Gabriela Mistral e la Federacion Nacional de Istituciones Privadas de Proteccion de Menores (FENIPRO).

Progetto Pichidangui (2005)
Il Centro di Protezione dei Minori  ICYC  è proprietario di alcuni immobili e di un tratto di spiaggia in località Pichidangui, sulla costa dell’Oceano Pacifico, a circa 200 km a nord di Santiago. Qui i bambini venivano portati dopo la chiusura della scuola e vi trascorrevano l’estate.Purtroppo negli anni le strutture, mai sottoposte a lavori di manutenzione per difficoltà economiche, avevano subito un inevitabile degrado. Consapevoli di quanto il periodo trascorso al mare fosse utile alla salute fisica e psicologica dei bambini, l’Associazione, con il contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona, ha  provveduto  a finanziare un progetto di radicale ristrutturazione della colonia così da consentire ai bambini di trascorrervi ancora le vacanze estive.

Adotta un hogar (2004- 2005)
L’hogar per migliaia di bambini è il focolare, la casa, la famiglia che non hanno o dalla quale sono stati allontanati per difenderli, proteggerli, dare loro una prima accoglienza. L’hogar di Quinta de Tilcoco per migliaia di bambini è stato, ed è, l’unico “focolare” dove sono stati accolti, curati, dove un piccolo uomo, “Padre Pier”, è stato per loro il padre, l’amico, il confessore, la persona alla quale fare riferimento e che in ogni situazione dava una risposta.Dopo la morte di Padre Pier, nel novembre del 2003, abbiamo intensificato il nostro impegno per aiutare i bambini dell’hogar di Quinta, oggi “Villa Padre Alceste Piergiovanni”. Con  i fondi  raccolti tra i sostenitori dell’Associazione sono stati realizzati all’interno del Centro diversi interventi di ristrutturazione e risanamento con acquisto di macchinari e attrezzature per migliorare la qualità della vita dei bambini ospitati.