Il percorso adottivo

Le adozioni internazionali comportano per la coppia in possesso di decreto di idoneità un percorso articolato con l’Ente costituito da sette passaggi che di seguito vengono descritti.

1- COLLOQUI INFORMATIVI CON LA COPPIA CHE VUOLE ADOTTARE
L’Ente organizza incontri informativi per le coppie in possesso di decreto di idoneità all’adozione e per le coppie che intendono adottare e ancora non hanno il decreto. Lo scopo è di aiutare i futuri genitori adottivi ad orientarsi nel panorama delle adozioni internazionali e per fornire loro, anche attraverso materiale audiovisivo e cartaceo, informazioni sulla storia e l’attività dell’Associazione Famiglie Adottive Pro-Icyc. Vengono illustrati la metodologia e i principi ispiratori; e sono forniti dati sull’iter adottivo, il numero di adozioni portate a termine, i tempi medi di attesa, i costi e le notizie sul paese per il quale l’Ente è accreditato (nel nostro caso il Cile). Gli incontri  sono tenuti dal responsabile di sede, con la collaborazione di famiglie adottive volontarie.
Gli incontri informativi sono gratuiti, individuali e per l’appuntamento si cerca di venire incontro alle esigenze della coppia.

2- PERCORSO DI FORMAZIONE
I coniugi che, dopo aver partecipato all’incontro informativo, desiderano dare mandato all’Ente per fare un’adozione, vengono invitati a partecipare al “Corso formativo di gruppo propedeutico all’adozione internazionale”. Durante il corso, che dura due giorni, i professionisti dell’Ente, Psicologa / Psicoterapeuta e Assistente Sociale, accompagnano le coppie verso una prima fase di preparazione all’adozione internazionale, consentono loro sia di entrare in contatto con altre coppie mosse dagli stessi obiettivi, sia di iniziare ad approfondire i temi riguardanti l’adozione e, in particolare,  quelli relativi  ai minori stranieri in stato di abbandono.
La partecipazione al  “percorso formativo” offre alla coppia anche la possibilità di relazionarsi con altre famiglie che hanno già adottato, ovvero famiglie disposte a raccontare  la loro esperienza. La coppia ha poi la possibilità di confrontarsi, attraverso il sostegno degli operatori, con le proprie disposizioni personali, di riflettere intorno ai cambiamenti che di certo avverranno nella vita della coppia, nella vita dei bambini e della famiglia allargata, in modo da essere più preparati a gestirli.

3- CONFERIMENTO DELL’INCARICO PER L’ADOZIONE
Ove ve ne siano le condizioni, gli operatori accolgono la richiesta della coppia interessata a conferire mandato all’Ente. Da questo momento la coppia che vuole adottare viene “presa in carico”  dagli operatori che l’assisteranno durante tutto l’iter che porterà alla conclusione del procedimento per l’adozione. Vengono stabiliti con i professionisti colloqui informativi, e poi colloqui clinici di coppia e individuali approfonditi. Sono colloqui che hanno lo scopo di accompagnare la coppia verso la scelta adottiva con una consapevolezza matura.
La finalità dell’adozione è quella di fornire un ambiente sicuro in cui far crescere quei bambini che, per varie ragioni, non possono vivere con le loro famiglie di origine. Si tratta di bambini che hanno già subito gravi deprivazioni; e spesso sono in condizioni così difficili da richiedere – in coloro che li adotteranno – una particolare disponibilità e una forza d’animo non comuni.
In considerazione di questo, accanto ai corsi, l’Associazione Famiglie Adottive Pro-Icyc  privilegia  gli incontri con le famiglie adottive. Infatti, l’Associazione ha  sperimentato nel tempo quanto questi incontri siano importanti; quanto servano ad ascoltare esperienze dirette, ad approfondire la conoscenza del Cile, a conoscere tanti ragazzi adottati e inseriti nella nuova famiglia. Si tratta di incontri, anche conviviali, in cui i coniugi in attesa di adottare si aprono, manifestano i loro stati d’animo, i dubbi, i loro desideri. Essi rafforzano poi la convinzione di quanto l’esperienza di una adozione consapevole sia importante, di quanto sia bello impegnarsi anche per quei bambini  destinati a restare per anni in un istituto. Al momento del conferimento dell’incarico le coppie vengono informate che dovranno iniziare ad imparare almeno gli elementi fondamentali della lingua spagnola.

4- PREDISPOSIZIONE DEL FASCICOLO E SUO INVIO IN CILE
Al momento del conferimento dell’incarico viene consegnata alla coppia una lista di documenti da produrre e da legalizzare in Prefettura e in Procura della Repubblica della zona di residenza. I documenti vengono poi visionati dal responsabile di sede dell’Associazione Famiglie Adottive Pro-Icyc. Se tutto è a posto, possono essere legalizzati al Consolato cileno. Durante questa fase, la Psicologa e l’Assistente Sociale a seguito dei colloqui approfonditi con la coppia, redigono una relazione dettagliata da allegare alla documentazione da inviare all’Autorità straniera competente.
L’Ente, verificata la completezza della documentazione, provvede alla sua traduzione e legalizzazione e invia l’intero fascicolo al suo Rappresentante estero. Il Rappresentante estero dell’Ente si occupa, nel rispetto delle normative locali, di curare la legalizzazione del fascicolo della coppia, di depositarlo dall’Autorità competente e di seguire con attenzione l’andamento della pratica.
La procedura in Cile comincia con la consegna del dossier all’autorità centrale, denominata Servizio Nazionale dei Minori (SENAME). Dopo la consegna del fascicolo, la documentazione viene passata in revisione dall’unità giuridica di adozione, che ne valuta la regolarità formale, e da un’équipe psico-sociale. Qualora vengano richieste integrazioni o chiarimenti sulla documentazione presentata, sarà cura dell’Ente provvedere a fornirli.
Esaminata tutta la documentazione, l’unità di adozione straniera comincia la ricerca di un/a bambino/a che possa essere adottato dalla coppia. Nel corso della ricerca sono tenuti in considerazione la personalità, il carattere e la storia del bambino e della coppia. Una volta individuato un/a bambino/a con caratteristiche che permettano una proposta di abbinamento, l’unità di adozione invia all’Associazione Famiglie Adottive Pro-Icyc un documento con il quale propone alla coppia il bambino/a o i bambini da adottare.

5- PROPOSTA DI ADOZIONE
Quando dal Cile arriva  la proposta di abbinamento, viene tradotta la documentazione a corredo del  “libro vita”. I documenti vengono quindi esaminati dagli operatori che hanno seguito la coppia per conoscere la storia del minore e le sue caratteristiche psico-fisiche. La coppia viene poi convocata nella sede dell’Associazione Famiglie Adottive Pro-Icyc e, in modo molto sereno e cordiale, le viene comunicata dalla Psicologa dell’Ente la proposta di abbinamento.
Dopo alcuni giorni, quando la coppia ha preso atto della proposta, si organizza un  nuovo incontro per la lettura del “libro vita” (una copia del quale viene consegnata alla coppia) e vi è la presentazione del minore così come  emerge dai documenti. Nel corso di tale incontro vengono  accolti e chiariti, fin dove è possibile, eventuali dubbi con riferimento,  in particolare, allo stato  psico-fisico del bambino, alle aspettative della coppia e al “bambino reale” che viene proposto. La psicologa dell’Associazione Famiglie Adottive Pro-Icyc, laddove se ne avverte l’esigenza, segue le coppie con percorsi individuali personalizzati, per cercare di prepararle nel migliore dei modi.
In caso di risposta affermativa da parte della coppia, i coniugi sottoscrivono un “consenso all’abbinamento” che viene inoltrato e trasmesso agli organi competenti. Contestualmente al consenso all’abbinamento, la coppia dovrà revocare l’eventuale disponibilità all’adozione nazionale. In caso di “rifiuto all’abbinamento”, invece, la coppia viene invitata a colloqui approfonditi con lo psicologo, per essere supportata nell’elaborazione dell’accaduto e per essere aiutata a riconsiderare la propria disponibilità rispetto ad ulteriori proposte.

6- PREPARAZIONE ALLA PARTENZA PER IL CILE
Durante incontri periodici gli operatori dell’Associazione Famiglie Adottive Pro-Icyc aggiornano la coppia sull’organizzazione, le procedure e i tempi della loro partenza. L’Ente sostiene la coppia nei preparativi, organizza la sua permanenza all’estero (in albergo o in Istituto); e dà indicazioni sul periodo in cui è possibile partire per il paese straniero.
Una volta che l’abbinamento è stato ufficializzato dall’Autorità estera competente, la coppia può cominciare ad avere i primi contatti con il bambino e/o con la struttura che lo accoglie. In molti Istituti cileni, ad esempio, grazie alla collaborazione dimostrata dagli operatori, i bambini cominciano a intrattenere costanti contatti telefonici con i futuri genitori, avendo l’opportunità così di iniziare a conoscerli, ad avvicinarli e a pensarli reali.
Spesso può passare qualche mese tra l’arrivo della proposta ufficiale e la partenza della coppia nel Paese straniero (nel nostro caso il Cile), ma grazie a questi contatti, sia i bambini che i genitori adottivi hanno l’opportunità di cominciare a conoscersi e a prepararsi con maggior consapevolezza per il loro primo incontro “di persona”.

7- ASSISTENZA IN CILE E INCONTRO CON IL BAMBINO
A seconda della provenienza del bambino la coppia alloggia in strutture alberghiere o nell’istituto dove lo stesso bambino vive. In entrambi i casi la coppia può godere (per quanto possibile) di un ambiente sereno e casalingo che le permetta di avviare, in un’atmosfera più familiare possibile, il primo periodo di conoscenza con il bambino.
Il referente all’estero assiste e accompagna la famiglia in tutte le fasi del percorso adottivo e assicura la sua presenza soprattutto nei momenti più delicati e significativi di incontro e conoscenza con il bambino. Il referente all’estero, inoltre, è presente a tutte le udienze in Tribunale per l’adozione; ed è di supporto ai coniugi nella gestione degli atti tecnici e burocratici. La coppia viene inoltre invitata a conoscere e a confrontarsi con le figure professionali (psicologo e/o assistente sociale) che hanno accompagnato il bambino nella preparazione all’adozione; e a far riferimento al personale educativo dell’Istituto per un corretto passaggio di informazioni e per una conoscenza più approfondita sulle sue abitudini e sul suo comportamento.
Durante i possibili momenti di difficoltà i genitori adottivi sono supportati ed aiutati ad elaborare dubbi ed incertezze sia dal  referente estero che dalle figure professionali presenti all’interno dell’Istituto ove risiede il bambino  e  dagli operatori del Sename. Alla coppia viene fornito altresì un telefono con scheda del Paese, per poter essere sempre in contatto con la referente dell’Associazione. Il personale dell’Ente e le coppie tutor che sono state di riferimento alla coppia in Italia rimangono in continuo contatto con i coniugi  sia via internet che via telefono. L’Ente ha inoltre stabilito una collaborazione con una psicologa e una pediatra ,con studio a Santiago, che in caso di necessità possono essere consultate ad un costo convenzionato. La permanenza in Cile è di circa 60 giorni.

8- RIENTRO IN ITALIA E POST-ADOZIONE
Al rientro in Italia la coppia viene accolta e seguita dai Servizi sociali che l’hanno preparata nel percorso precedente, prima di avere il decreto di idoneità. In questa fase gli operatori dell’Associazione Famiglie Adottive Pro-Icyc, oltre a collaborare con i Servizi, sono in contatto telefonico con la nuova famiglia, supportandola per eventuali difficoltà che dovessero insorgere. Viene quindi stabilito un  incontro nella sede dell’Ente con la famiglia adottiva al completo: è un incontro nel quale si raccoglie il racconto dell’esperienza in Cile e ci si informa sull’inserimento e l’adattamento del minore in Italia, nella famiglia, nelle relazioni esterne e si affronta il tema dell’inserimento scolastico.
Seguono altri incontri in cui si raccolgono notizie che contribuiscono a stendere le  relazioni post-adozione da inviare all’Autorità straniera (il Cile ne richiede 4 nei due anni successivi all’adozione).  Tali colloqui, inoltre, permettono di aiutare la coppia adottiva a sviluppare la capacità riflessiva, volta a migliorare la comprensione di sé e del bambino/a. L’adozione è da intendersi, infatti, come un percorso il cui significato è elaborato e rielaborato per tutto l’arco della vita della famiglia.
Proprio per questo, i professionisti dell’Associazione Famiglie Adottive Pro-Icyc sono disponibili ogni volta che dovessero sorgere difficoltà: sia per colloqui clinici individuali, sia per colloqui familiari nell’abitazione della famiglia adottiva nella sede dell’Ente. L’Associazione Famiglie Adottive Pro-Icyc propone inoltre percorsi facoltativi post-adozione, tenuti dagli psicologi dell’Associazione o da operatori esterni: hanno finalità di prevenzione, di sostegno alla genitorialità o per il superamento di uno stato di disagio.